martedì 29 settembre 2009


Ringrazio Anton per avermi spedito questa foto. Sono in contatto con lui via blog. Non ci conosciamo ma, credo che, potremmo andare d'accordo per il medesimo modo di concepire l'esistenza, lo sport e la natura.
Accompagnata alla foto Anton ha scritto -" La vita è come questa lunga strada. A volte siamo soli. A volte la percorriamo insieme a qualcuno. Alla fine tutto quello che abbiamo fatto rimane là, lungo la strada. Poi in fondo ci si ferma, ci si siede e si riposa per sempre"-.

domenica 27 settembre 2009

Mi stanno venendo in mente tante immagini di te. Il tempo passato insieme, le bellissime giornate, le emozioni, i pensieri filosofici, la nostra presenza nello spazio di un giorno qualunque.
Ma non posso che soffermarmi sulle mie bugie, sui tuoi egoismi, sulla presenza di troppe persone ciniche alle quali abbiamo dato una errata fiducia.
Sto cercando di dimenticarti come anche tu stai facendo. Credo sia giusto così. Credo sia il finale più corretto e inevitabile per una storia dove i protagonisti non hanno avuto la capacità di evitare il travolgere dagli eventi mentre la presenza di persone che hanno portato solo il peggio di loro stessi: Di fatto portando una banale e scontata cattiveria peggiorando la qualità del nostro rapporto per un odio ingiustificato nei miei confronti; come se fossi appartenente solo ad una razza da eliminare.
Nessuno è nella posizione di potere giudicare gli eventi. Tantomeno quelle persone che prima di parlare avrebbero dovuto guardarsi nel profondo e comunicare con la propria coscienza anzichè che con le loro ingannevoli e false parole.
Forse l'odio non era rivolto a me bensì verso la loro incapacità di vivere e di comunicare con il cuore.
Che scenda il sipario!
Speriamo di avere meritato l'applauso degli spettatatori paganti.
Prima che scenda definitivamente il buio con il suo freddo pungente vorrei scrivere alcuni pensieri sui quali desidero che tu rifletta..
Io ho dato il meglio di me stesso, farcito, certamente, delle menzogne che tu sai, ma i sentimenti provati erano autentici e intensi. Erano sentimenti puri, forse un po ingenui e ritenuti, erroneamente da me, inattaccabili, ma reali quanto il sole in una limpida mattina. In cuor mio, nutrivo una speranza che il futuro ci avesse permesso di vivere assieme vedendoci abbracciare ancora. Invece è appassito come un fiore di primavera all'arrivo del primo gelo. Nutrivo la fantasia di una vita diversa al tuo fianco. Speravo in un aiuto concreto nell'averti vicina. Lo stesso aiuto concreto che ti avrei dato io occupandomi di te.
Ma ora la rappresentazione teatrale è finita e il pubblico abbandona il teatro ordinatamente. Ma come uno spettatore non capisce alcuni passaggi della commedia messa in scena anche io non comprendo molte cose di questo mio vissuto insieme a te.
Quando ci eravamo conosciuti ti avevo informato di non essere solo. Te lo dissi al telefono mentre percorrevo una rotatoria in automobile, lo ricordo bene. Andava tutto bene perchè tu avevi deciso che in quel momento poteva andare bene così. Poi hai cambiato idea non lo hai voluto più. Anzi non mi hai voluto più. Tutto doveva ruotare intorno a te. Tu dovevi decidere. Tu potevi prendere o lasciarmi. Potevi rispondere agli sms o no senza considerare che dall'altra parte una persona attendeva tue notizie perchè innamorata. Ti sei comportata sempre nella maniera contro la quale abbiamo sempre combattuto. Il poco rispetto del prossimo qualunque ruolo giocasse nella nostra vita. Ma, allora, chi eri? Una persona che odiava l'esternazione del se? Come dicevamo nei lunghissimi dialoghi serali oppure colei che, di giorno, si faceva ritocchi di chirurgia estetica. Magari qualche chirurgo maldestro ha toccato l'animo per sbaglio.
Solo il tuo io spadroneggiava su ogni cosa.
Il "superuomo onnipotente" bastava allontanarlo, credo, e non dargli speranze che tu potessi essere una delle sue tante "prede". In fondo era una cosa privata la nostra o no? "L'anziano senza scrupoli" bastava trattarlo da fornitore di prodotti anzichè fargli conoscere le nostre vicenda che, in fondo, riguardavano solamente io e te. Invece no! Doveva essere coivolto in qualcosa che non ho ancora capito cosa. Solo per lasciargli il gusto di ricattare come sta facendo? Me lo spiego solo con il tuo desiderio di protagonismo. Tu devi guidare l'auto perchè solo tu sai dove andare, come andare e perchè; imponendo agli altri che il tuo pensiero sia quello giusto. Ma è la pluralità a fare crescere di pensiero. Ma sei così sicura di avere in tasca la verità assoluta oppure solo la tua di verità? Poi mi dici che mi hai perdonato e che mi avresti amato come solo tu sai fare. E ogni giorno passa senza che io abbia notizie della donna che amo e dopo una settimana mi scrive che è in crisi. Come se solo le tue crisi abbiano valore. E le mie crisi? Quelle sono per caso offensive e senza senso? Poi dici che sei cambiata che vuoi lottare per amore e io ti prometto che ti seguirò ovunque anche in una gabbia di leoni. Ma non cambia nulla!...Torni ad essere presa dalle tue cose, ma fra quelle cose dove sono io?. Pochi minuti al nostro fiume...poi mi dici -" Ho molte persone che mi vengono dietro"- oppure -" Non facciamoci vedere insieme e in pubblico"- Non sono propriamente le parole d'amore che mi sarebbe piaciuto sentire. Infine te ne vai senza lasciare traccia e io mi chiedo ogni volta se avrò ancora la possibilità di vederti.
Non è così l'amore per cui sei pronto a sfidare il vento. L'amore, abbiamo sempre detto, è qualcosa che va oltre ad ogni considerazione e convenzione civile. Ma l'amore non fugge e non ha meglio da fare. L'amore non sovrasta. L'amore è solo il sacrificio di sè.
Hai visto che so portare a termine i miei progetti! Pensare che nessuno lo credeva che avessi tanta forza nascosta in me.
Mi sto spaccando le mani e la schiena nella costruzione della mia casetta di legno...nel mio luogo della serenità...perchè so esattamente quello che voglio e dove voglio arrivare.
Ora il superuomo è a casa a telefonare alle sue "amiche" quella che dovevi diventare anche tu; una delle tante. il vecchio è a tramare qualche odiosa vendetta verso qualcun altro, Il rappresentante mascherato veneziano starà cercando l'ennesima donna in qualche cena aziendale, Il potente sarà felice nella sua sempre crescente ricchezza, la Maria nella sua simpatia, Monia nei suoi rimorsi, Bianca nel suo sorriso sincero, M felice in moto, M2 in bici nella piazzetta davanti alla sua casa, i ragazzi della pizzeria a fare affari e tu a chiamare una azienda con la speranza di poter ordinare un contorno labbra visto nelle profumerie mentre stai vivendo il sobbuglio della tua vita sentimentale...A cosa e a chi è servito tutto questo?..Penso a nulla.
Chiunque desidererà le mie attenzioni dovrà dimostrare umiltà e amore come io ho sempre dimostrato. Avrò finalmente coronato il mio sogno dove tutte le cattiverie della gente rimbalzano come sassi su una scintillante corazza di guerriero . La sua casa di legno persa nella natura in solitudine...Un soffio leggero di vento...

Shaman Sadhu