domenica 7 giugno 2009


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

3 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

Vedo che ti è piaciuta!

9 giugno 2009 alle ore 15:57  
Blogger Lo ScIaMaNo ha detto...

Si mi è piaciuta la poesia di pablo Neruda. La ritengo molto attinente al mio stile di vita vero o presunto.
e come la mettiamo con questa...?

Il bello della barca a vela
non è la metà
ma la veleggiata.

Aspetto commenti....

10 giugno 2009 alle ore 00:41  
Blogger Unknown ha detto...

La mettiamo che devi prima di tutto imparare a scrivere correttamente.... la meta... non la metà!

In più vorrei chiarire a tutti coloro che entreranno in questo blog, che le citazione più belle arrivano dalla sottoscritta...

ergo...

l'allieva supera il maestro!

11 giugno 2009 alle ore 11:10  

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